Sonnellino pomeridiano negli adulti: i vantaggi di riposare dopo pranzo
In tutto il mondo, milioni di persone, di tutte le età, fanno un sonnellino dopo pranzo. Si tratta di un’abitudine che presenta vantaggi e svantaggi. Tra i primi, il più importante è senz’altro il relax, che a propria volta consente di riposare corpo e cervello (con la conseguente riduzione del senso di affaticamento) per poi risvegliarsi più carichi, vigili e positivi. È stato inoltre dimostrato che la siesta permette di implementare le proprie performance lavorative, migliorando anche memoria e reattività.
Il riposino pomeridiano fa bene? Non sempre
Se il sonno post-prandiale può essere ristoratore e aiutarci a stare meglio da un lato, dall’altro può rivelarsi anche nocivo. Il riposino pomeridiano, infatti, non è per tutti: alcune persone, anziché trarre beneficio dalla siesta, ne risentono pesantemente. Un esempio? Al risveglio del pisolino, anziché sentirsi vispi, pimpanti e pronti ad affrontare nuove sfide – anche lavorative – si accusano mal di testa e stordimento e si avverte una sensazione di confusione e disorientamento. Dormire dopo pranzo può avere ripercussioni anche sul riposo notturno, riducendo la qualità del sonno e generando altri problemi, come per esempio i risvegli frequenti. La situazione può aggravarsi anche in relazione alla durata del sonnellino: il riposino pomeridiano fa bene se non supera i 20 minuti o la mezz’ora di tempo, mentre se si protrae per un’ora o più può interferire con il sonno notturno.
Consigli utili per un buon sonnellino pomeridiano
Se non si vuole rinunciare alla siesta, ma al contempo si vogliono evitare eventuali problemi di sonno, è bene seguire alcuni consigli utili per un corretto riposino pomeridiano.
Il principale, come abbiamo visto, riguarda la durata: il sonnellino post-prandiale non dovrebbe superare la mezz’ora di tempo. La ragione è semplice: più lungo è il sonno, maggiore sarà la sensazione di stordimento al risveglio e più tempo si sottrarrà al riposo più importante, ossia quello notturno. Un altro suggerimento da tenere in considerazione è legato al momento in cui fare la siesta, che dovrebbe essere proprio nel primo pomeriggio, subito dopo il pranzo. Anche in questo caso, la scienza offre un motivo valido, poiché è stato dimostrato che fare il riposino dopo le 15.00 può influire negativamente sui propri schemi del sonno. Tuttavia, è necessario sottolineare che fattori individuali, come le ore necessarie al proprio organismo per riposare, l’età o aspetti di natura clinica giocano un ruolo fondamentale per determinare il momento migliore per il pisolino.
Come sempre quando si tratta di sonno, infine, per un corretto riposino pomeridiano è necessario creare attorno a sé un ambiente tranquillo e rilassante, il più possibile buio o comunque con luci soffuse, prestare attenzione anche alla temperatura della stanza ed evitare il più possibile distrazioni, ricordandosi per esempio di spegnere la TV e silenziare le notifiche dei dispositivi mobili. Al risveglio dal sonnellino, poi, bisogna darsi il tempo di riprendersi prima di immergersi nelle diverse attività, specie se richiedono una particolare concentrazione, come quelle lavorative.
Sonnellino pomeridiano adulti: quando è sintomo che qualcosa non va
Non sempre il sonnellino pomeridiano è sinonimo di benessere. Per alcune persone, come abbiamo visto, può essere controproducente. Ma c’è un’altra possibilità da vagliare, ossia che l’assopimento post-prandiale rappresenti un campanello d’allarme per la presenza di patologie sottostanti. Non a caso, pazienti che soffrono di diabete, depressione, ansia cronica e insonnia spesso si addormentano dopo mangiato, poiché non riescono a riposare adeguatamente durante la notte. Venendo meno un adeguato riposo notturno, aumenta la sonnolenza diurna ed ecco spiegata la necessità di doversi coricare dopo pranzo.
Come bilanciare il ritmo del sonno
Gli effetti benefici che per molte persone riveste la siesta sono dimostrati (non a caso, anche le donne in gravidanza spesso – se possono – si concedono un breve pisolino dopo pranzo, proprio perché il corpo richiede un plus di riposo per prepararsi ad accogliere e a nutrire il feto) ma per integrare il pisolino pomeridiano all’interno della propria routine quotidiana può essere utile assumere un integratore alimentare, che favorisce il bioritmo sonno-veglia, permettendo di trarre beneficio dal riposino post-prandiale senza inficiare la qualità del sonno notturno.